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Giornate FAI d’autunno 2020 in Sicilia, tutte le città

Giornate FAI d’autunno 2020 in Sicilia. Cosa fare in Sicilia vi svela tutti gli appuntamenti città per città.

2020 Giornate FAI d’autunno

A Giulia Maria Crespi, vedova Paravicini e Mozzoni, imprenditrice e fondatrice del FAI, scomparsa lo scorso luglio, è dedicata l’edizione 2020 delle Giornate Fai d’Autunno.

Mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, organizzate per la prima volta in due fine settimana, sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi Fai Giovani.

Giornate FAI d’autunno

Le Giornate FAI in Sicilia città per città

PALERMO

Casa Museo del Costume Raffaello Piraino: Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre – Ingresso riservato agli iscritti Fai.

In occasione delle Giornate Fai d’Autunno, Raffaele Piraino (1938), pittore ed ex docente all’Accademia delle Belle Arti di Palermo.

L’ex docente aprirà le porte della sua casa e accompagnerà i visitatori alla scoperta della sua collezione personale che consta di oltre cinquemila pezzi tra abiti e accessori d’epoca. provenienti dalle più illustri e aristocratiche famiglie isolane.

Sempre a Palermo inoltre:

MEC Museum: Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Aperto a Palermo il 31 gennaio 2020, Il MEC museum, (acronimo di meet eat & connect) è il primo museo della Rivoluzione Informatica in Sicilia interamente dedicato all’universo Apple.

La sede è Palazzo Castrone Santa Ninfa.

Convento del Carmine Maggiore: visite sabato 24 e domenica 25 ottobre, antico complesso religioso, fondato dall’ordine dei Carmelitani, domina il mercato storico del quartiere Ballarò a Palermo.

La cupola, con il suo straordinario apparato decorativo in stucco e maiolica, costituisce una delle espressioni architettoniche e artistiche più significative del Barocco palermitano.

Borgo di Polizzi Generosa. Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre. Compreso nel Parco Naturale delle Madonie, il borgo medievale di Polizzi Generosa si svelerà attraverso un itinerario alla scoperta delle numerose chiese, in totale 21, che costellano le strette e impervie vie.

Carini: Oratorio del SS. Sacramento.

Edificato accanto al Duomo, è un oratorio di rara bellezza nel cuore di Carini, con stucchi della scuola di Giacomo Serpotta caratterizzati da un candore e una complessità decorativa che affascinano per la loro ricchezza.

Oltre alle statue delle Virtù situate lungo le pareti e le decorazioni che illustrano il mistero dell’eucaristia, la volta è decorata da affreschi di Giuseppe Velasco, mentre l’altare, del primo Seicento, ospita una pala di Pietro D’Arsaro.

CATANIA

Cimitero monumentale. Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre.

Il cimitero monumentale di Catania sorge in via Acquicella, nell’omonimo quartiere a nord della Zia Lisa, e fu aperto nel 1866.

Nel Viale degli Uomini Illustri, vi si trovano sepolti alcuni degli uomini che hanno fatto la storia della città Etnea: la tomba di Giovanni Verga, il mausoleo di Angelo Musco, il mausoleo degli indipendentisti siciliani che persero la vita negli anni ‘40, le cappelle di famiglie che hanno reso Catania famosa nel mondo e le tombe di pittori e scrittori.

Vi si trova anche un Monumento ai Migranti e, poco distante dall’ingresso principale, al termine di una scalinata in Lava” è situata la tomba del politico d’ispirazione socialista Giuseppe De Felice Giuffrida.

Caltagirone. Bosco di Santo Pietro.

Le altre città e gli appuntamenti del FAI in Sicilia

ENNA

Borgo di Troina. Visite sabato 24 e domenica 25 ottobre. Il borgo di Troina, tra i più belli d’Italia, sorge infatti sopra un colle, un “balcone” in posizione dominante sulla pianura e con una stupenda vista sull’Etna, tra rocce scoscese, a un’altezza non raggiunta da nessun altro paese della Sicilia (m. 1120 s. m.).

Il borgo ricade nel Parco Regionale dei Nebrodi e il bosco che lo circonda, per lo più composto da faggio e cerro, si estende per circa 4.200 ettari.

Borgo di Santa Maria di Agira. Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre.

Il Quartiere di Santa Maria è il più antico di Agira ed è situato sul versante est del monte Teja, da cui possiamo godere di un panorama unico del suo genere.

Dal rudere dell’antica chiesa di S. Nicola di Bari sino a piazza Dante, è possibile osservare infatti i comuni di Gagliano, Troina e Regalbuto, oltre alle bellezze naturali dei Nebrodi, del vulcano Etna, del lago artificiale Pozzillo, della diga Sciaguana e dei campi di grano della piana del Dittaino.

Lago di Pergusa. Villa Zagaria e Campo internazionale di raccolta e conservazione del germoplasma di olivo.

Visite sabato 24 e domenica 25 ottobre. In cima alla collina che affaccia sul suggestivo panorama del lago di Pergusa, sorge villa Zagaria, antica casa di caccia che il barone Giuseppe Grimaldi Valvo di Geracello fece costruire nel 1700.

Attorno a questo gioiello di architettura si estende infatti un parco in cui si incastona il campo di raccolta e conservazione delle principali varietà di ulivo provenienti dalle areee olivetate del pianeta, scrigno di biodiversità.

SIRACUSA

Palazzolo Acreide. I Santoni. Visite sabato 17 e domenica 18 e sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Normalmente chiuso al pubblico e segnalato al censimento I Luoghi del Cuore a causa dell’avanzato stato di degrado, il santuario rupestre della dea Cibele è un sito archeologico a Palazzolo Acreide, sub-colonia siracusana nel 664 – 663 a.C., oggi Comune, inserito nella lista dei siti Unesco Patrimonio dell’Umanità.

L’area inoltre, che lo ospita nella tradizione popolare è denominata “Santicelli” o “Santoni”, per via delle grandi figure scolpite nella roccia, interpretate come immagini di “Santi”.

TRAPANI

Marsala. Complesso monumentale di S. Maria della Grotta. Visite sabato 17 e domenica 18 e sabato 24 e domenica 25 ottobre.

La vasta area di Santa Maria della Grotta vanta una storia antichissima. In epoca punica e poi romana faceva parte della vasta necropoli di Lilibeo, che tra la fine del II e il III sec. d.C. fu riconvertita in latomia e in epoca paleocristiana in area catacombale.