Eurovision, non ce la fanno ad essere gli organizzatori dell’evento musicale più atteso Acireale e Palazzolo Acreide.
Acireale e Palazzolo Acreide non si riescono, l’Eurovision no.
Acireale e Palazzolo Acreide sono state battute da Torino per l’organizzazione dell’Eurovision, l’evento musicale più seguito d’Europa.
Dopo trenta anni di assenza l’Eurovision ritorna in Italia, grazie alla vittoria nell’edizione 2021 dei Maneskin, che hanno presentato la canzone Zitti e Buoni, già vincitrice dell’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Maneskin
Ricordiamo che I Maneskin si adeguarono alle regole ferree previste dall’Eurovision Song Contest e modificarono il testo del loro brano “Zitti e Buoni“.
I brani infatti non devono superare la soglia massima dei 3 minuti di esecuzione e i testi non devono contenere nessuna imprecazione o altro linguaggio inaccettabile, né tanto meno possono essere portati sul palco discorsi o gesti di natura politica, commerciale o offensivi
Il testo presentato all’Eurovision
Il testo infatti fu trasformato in due passaggi.
Via la frase “vi conviene toccarvi i co****ni“, che Damiano canta nella prima parte del brano, sostituita con un più tranquillo “vi conviene non far più errori“.
Eliminata anche l’esclamazione finale nell’ultimo ritornello e che recita “la gente non sa di che ca**o parla“. Al posto del quale è stato riproposto il ritornello iniziale “non sa di che cosa parla“
Le città che si contendevano l’evento
Sarà infatti la città di Torino ad ospitare la prossima edizione 2022
Le due cittadine siciliane non erano le uniche candidate alla vittoria, infatti le pretendenti erano ben diciasette.
Il capoluogo piemontese ha avuto la meglio sulle altre 17 città italiane infatti che hanno presentato la loro candidatura come sede dell’Eurovision Song Contest 2022.
Tra queste anche Acireale e Palazzolo Acreide, accompagnate da Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Trieste e altre località sparse per l’Italia.
Le dichiarazioni della RAI
“Questo sarà il primo Eurovision Song Contest che si terrà in Italia dopo 30 anni e, insieme alla nostra emittente ospitante Rai, siamo determinati a renderlo speciale“: queste le parole del supervisore esecutivo dell’Eurovision che approva la scelta di Torino come sede del Contest.
Non ci rimane infatti che aspettare questa attesissima edizione targata MADE IN ITALY.