Gli ecomusei arrivano anche in Sicilia ecco quali sono.
Gli ecomusei arrivano anche in Sicilia, ma sapete quali sono? Cosa fare in Sicilia vi svela tutti i gli undici ecomusei riconosciuti.
Gli ecomusei
Sapete cos’è un ecomuseo?
Il termine Ecomuseo e’ stato coniato da Hugues de Varine nel 1971.
Con questo neologismo egli voleva riferirsi ad un museo dedicato al territorio nel suo complesso:
Un qualcosa che rappresenta ciò che un territorio è, e ciò che sono i suoi abitanti, a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrate ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli.
cit Hugues de Varine
Un pò di storia degli ecomusei nel mondo
Gli ecomusei nascono in Francia all’inizio degli anni 70, grazie all’intuizione del museologo Georges Henri Riviére, che così li descrive:
L’ecomuseo è il museo del tempo e dello spazio in un territorio dato,
è un’istituzione che si occupa di studiare, conservare, valorizzare e presentare la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita, delineando linee coerenti per lo sviluppo futuro.
E’ il frutto del rapporto costruttivo tra una popolazione, la sua amministrazione e un equipe pluridisciplinare di esperti.
Un organismo che, pur rivolgendosi anche ad un pubblico esterno, ha come interlocutori principali gli abitanti della comunità i quali, anziché visitatori passivi, vogliono diventare fruitori attivi.
E’ un museo del tempo, dove le conoscenze si estendono e diramano attraverso il passato vissuto dalla comunità per giungere nel presente, con un’apertura sul futuro.
Un museo dello spazio: spazi significativi dove sostare e camminare.
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L’ecomuseo privilegia il linguaggio visivo diretto degli oggetti fisici e delle immagini, nel loro contesto originario e nella loro esposizione al pubblico.
Diffusi dapprima in Francia (ove esiste una federazione degli ecomusei) e in altri paesi francofoni come il Canada, sperimentati poi in molti altri paesi europei anche in Italia a partire dagli anni 90.
Quali sono gli ecomusei in Sicilia?
Gli Ecomusei che hanno ottenuto l’approvazione, in particolare in base al criterio dell’esperienza di attività, sono:
“Mare memoria viva“ a Palermo e “Madonie” a Castellana Sicula, nel Palermitano;
“Grotta del Drago” a Scordia,
“Cielo e Terra” ad Acireale,
“Riviera dei Ciclopi” ad Acicastello,
“Valle del Loddiero” a Militello Val di Catania, in provincia di Catania;
“I luoghi del lavoro contadino” a Buscemi-Palazzolo Acreide e “Iblei” a Canicattini Bagni, nel Siracusano;
“Cinque Sensi” a Sciacca e “I sentieri della memoria” a Campobello di Licata, in provincia di Agrigento;
“Rocca di Cerere Geopark” a Enna.
Le dichiarazioni del presidente Musumeci
“Finalmente – sottolinea Musumeci – la Sicilia ha i primi ecomusei che arricchiranno l’offerta culturale della Regione, rafforzando la rete dei nostri attrattori turistici e coinvolgendo i territori e le comunità locali.
Considero, questo, un passaggio innovativo e importante nella gestione dei beni culturali dell’Isola, per la cui realizzazione abbiamo dovuto superare un immobilismo che perdurava da anni.
Prendo impegno che al decreto di riconoscimento farò seguire, in tempi brevi, un provvedimento con il quale assicurerò le prime risorse finanziarie agli 11 ecomusei e misure di accompagnamento alle altre sei strutture museali del territorio che non hanno ancora raggiunto i requisiti minimi previsti dalla legge”