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Santa Barbara e Paternò, protettrice dei VV.F.

Santa Barbara e Paternò la santa protettrice di vigili del fuoco.

La Santa del fuoco

Le notizie che si hanno sulla vita di Santa Barbara sono molto confuse e frammentarie.

Infatti non si hanno documentazione certa neanche sul periodo storico in cui visse veramente.

In alcune passiones, infatti, il suo martirio è posto sotto l’impero di Massimino il Trace (235-38) o di Massimiano (286-305), in altre, invece, sotto quello di Massimino Daia (308-13).

Né maggiore concordanza esiste sul luogo di origine, poiché si parla di Antiochia di Nicomedia e infine, di una località denominata ‘Heliopolis ‘, distante 12 miglia da Euchaita, città della Paflagonia.

Nelle traduzioni latine, invece la vedono vivere e morire in Toscana.

La vita cristiana di Santa Barbara

Il padre, pagano, venuto a conoscenza della professione cristiana della figlia e del rifiuto di lei di sposare un nobile deciso dal padre, decise di ucciderla, ma ella, passando miracolosamente fra le pareti della torre in cui era rinchiusa, riuscì a fuggire.

Nuovamente catturata, il padre la condusse davanti al magistrato, affinché fosse tormentata e uccisa crudelmente.

Il prefetto Marciano cercò di convincere Barbara a recedere dal suo proposito; poi, visti inutili i tentativi, ordinò di tormentarla avvolgendole tutto il corpo in panni rozzi e ruvidi, tanto da farla sanguinare in ogni parte.

Il giorno seguente il prefetto visto che la ragazza era guarita miracolosamente dalle ferite, la sottomise a nuove e più crudeli torture, sulle sue carni nuovamente dilaniate fece porre piastre di ferro rovente.

Bruciata con un’amica, Barbara guarì nuovamente, fu infine il padre che l’uccise decapitandola lui stesso.

Il padre fu fulminato da una saetta appena appoggiò la spada a terra.

Il culto di Santa Barbara è stato diffuso in tutta Europa dalle Crociate e in epoca bizantina.

Santa Barbara protettrice dei vigili del fuoco.

Barbara è particolarmente invocata contro la morte improvvisa (allusione a quella del padre, secondo la leggenda); in seguito la sua protezione fu estesa a tutte le persone che erano esposte nel lavoro al pericolo di morte istantanea.

Gli artificieri, gli artiglieri, i carpentieri, i minatori; sono i lavoratori a cui la Santa è padroana.

Oggi venerata anche come protettrice dei Vigili del Fuoco.

Nelle navi da guerra il deposito delle munizioni è denominato ‘Santa Barbara’.

La festa a Paternò

La festa di Barbara è celebrata il 4 dicembre.

Paternò piccolo centro del catanese festeggia la Santa già a novembre per poi proseguire dal 3 al 5 dicembre e poi il 27 maggio e il 27 luglio per eventi legati alla tradizione.

La Santa viene invocata durante i temporali e gli incendi poiché nel 1780, durante un’eruzione lavica, le reliquie furono portate dai fedeli nei pressi di Ragalna, dove l’eruzione si arrestò miracolosamente.

Il culto della gloriosa Vergine e Martire Santa Barbara fu introdotto a Paternò, ridente cittadina alle falde dell’Etna, dai cavalieri teutonici intorno al XIII sec .

Santa Barbara è a ragione insieme alle altre donne sante di Sicilia una delle sante più venerate dai siciliani.