Giornate FAI in Sicilia ecco tutti i luoghi da vedere
Giornate FAI 2021, ecco tutti i luoghi da vedere in Sicilia.
Cosa fare in Sicilia vi svela, provincia per provincia tutti gli ambienti, luoghi e costruzioni, aperte.
Giornate FAI in Sicilia
Ben 42 saranno i luoghi aperti per la nuova edizione delle Giornate FAI in Sicilia quest’anno.
La 29ª edizione della manifestazione sarà dedicata alla gente e celebrerà così la ripartenza della cultura dopo la pandemia che ha ritardato l’avvio dell’evento a causa della zona arancione.
Sempre in occasione delle Giornate FAI in Sicilia il presidente Musumeci ha annunciato tramite una conferenza stampa, della riapertura dei giardini di Palazzo Orléans prevista nei prossimi giorni.
Oltre al presidente Musumeci alla conferenza stampa che si è tenuta on line hanno partecipato numerosi elementi di spicco del panorama della cultura e della politica siciliana.
“Il Fai nasce a Panarea, quindi in Sicilia, e mi ha sempre impressionato la generosità con cui questa regione ci ha sempre ripagato. Il Fai opera secondo l’articolo 118 della Costituzione, ossia valorizza il lavoro dei cittadini singoli o associati per contribuire al ruolo sociale dell’ente pubblico”, ha dichiarato Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del Fai.
Ed è da qui, da queste dichiarazioni che la Sicilia del bello vuole ripartire.
I Giorni delle Giornate Fai in Sicilia
Le date da segnare sul calendario sono 5 e 6 giugno 2021, gli orari dipendono dal luoghi prescelti quindi consigliamo di visitare il sito ufficiale del FAI.
Ecco tutti i luoghi aperti delle Giornate FAI in Sicilia
Palermo
In programma un viaggio a Polizzi Generosa tra natura e storia, mentre “Iter Naturae” sarà il sentiero geologico urbano organizzato a Isnello, inserito nella rete Geopark Unesco, assieme a un altro tour dal titolo “Lignum sacrum” dedicato ai tesori lignei della cittadina.
L’antico quartiere militare di San Giacomo degli Spagnoli, a Palermo città, regalerà scorci sconosciuti agli stessi palermitani: una sorta di sperone che accolse in epoca punico-romana la Paleopoli che si estendeva nell’area occupata oggi dal Palazzo Reale, dalla caserma Dalla Chiesa, dal palazzo arcivescovile e dalla villa Bonanno.
Durante il periodo arabo questa zona fu denominata Galca, “il recinto”, ed era circondata da alte mura e attraversata da un’asse viario principale, il Cassaro (da al-kasr, il castello) oggi corso Vittorio Emanuele.
La visita si snoderà attraverso gli spazi esterni concessi dall’arma dei Carabinieri, la visita della chiesa di San Giacomo la Mazara e del museo dell’arma che ospita e custodisce cimeli e ricordi.
Catania
Porte aperte ad Acireale alla scoperta della chiesa di San Rocco e delle sue antiche candelore mentre si passeggerà tra le muse nello storico giardino belvedere.
A Catania città invece la delegazione provinciale farà da cicerone nella chiesa di San Nicolò l’arena al monastero dei Benedettini, nel cuore del centro storico etneo.
Si potrà visitare anche la chiesa della Badia di Sant’Agata considerata una perfetta opera di architettura post-sisma, ricostruita appunto dopo il terremoto del 1693.
Tra le curiosità, la visita all’istituto di incremento ippico per la Sicilia che è uno spazio secolare dedicato alla conservazione e alla diffusione delle razze equine siciliane nato dal Regio deposito stalloni del 1884.
La Canonica degli Archi di Riposto, poi, così chiamata perché custodisce archi frontali e si trova sospesa tra i campi dell’Etna e il mare Ionio.
Trapani
“La città murata” è il titolo dell’itinerario tra i tracciati di Alcamo ed è un’occasione per mettere in luce la storia antica e allo stesso tempo sensibilizzare la collettività sull’importanza di conoscere e salvaguardare il patrimonio.
Scelta da Elimi, Romani e Bizantini per la sua posizione strategica, è con gli Arabi che Alcamo cambiò nome e acquisì il grado di casale di cui custodisce suggestione e architettura.
A Castelvetrano porte aperte a palazzo Pignatelli considerato tra i monumenti più rappresentativi del centro storico, che oggi ospita uffici comunali e le riunioni del consiglio comunale e risale al Seicento. Poi, la chiesa madre circondata da palazzi signorili risalenti alla dominazione aragonese, che custodisce numerose cripte di cui due visitabili.
Tra i luoghi più suggestivi, la casa Pucci di Erice considerata tra le più belle dimore ericine: di proprietà ecclesiastica venne acquistata dalla famiglia Pucci che la rese magnifica con mobili e arredi preziosi. Splendida la cappella con stucchi della fine del Settecento e una madonna di cera dell’800.
Siracusa
Dalla duecentesca caserma dei Carabinieri ai musei privati di piazza San Giuseppe a Ortigia.
In provincia, tour alla scoperta della bellezza ritrovata di Melilli considerata la terrazza degli Iblei.
Messina
Forte Ogliastri a Messina è un sito all’interno dell’omonima circoscrizione sulla collina da cui prende il nome.
Nato come struttura difensiva dall’allora ministero della guerra, è stato poi sede di associazioni ed è oggi un luogo dal forte valore sociale e storico perché rappresenta la trasformazione di un edificio di carattere militare a luogo di incontro e vivacità culturale.
Il forte è da anni chiuso al pubblico .
Enna
Il villaggio di Pergusa nell’Ennese, è un luogo mitologico legato al ratto di Proserpina da parte di Plutone che la leggenda immagina avvenuto in questo ombelico della Sicilia.
Oggi è un borgo che riecheggia il fascismo, durante il cui ventennio nacque.
Lontano dalle classiche mete turistiche è un luogo unico e suggestivo che offre uno scenario e con una piazza che digrada verso il lago.
Sempre in provincia a Nicosia si potrà visitare il convento francescano in piazza Santa Maria del Gesù, che qui sorgeva dal 1450: un luogo remoto dove furono edificati, dopo un’epidemia, una chiesa e un convento
Altre provincie interessate alle Giornate FAI in Sicilia
Ragusa
La Sala della memoria nell’ex stazione dei Carabinieri di Ispica è all’interno di un palazzo di fine Ottocento e custodisce uniformi e cimeli dell’arma .
A Ragusa Ibla, si potrà visitare invece la caserma della stazione risalente ai primi del settecento con un prospetto barocco e un suggestivo decoro sui balconi della facciata posteriore tipico del tardo barocco.
Agrigento
Sarà la Biblioteca comunale “La rocca” di Agrigento ad accogliere i visitatori: un edificio separato da un altro palazzo storico, oggi sede della caserma dei Carabinieri. Libri monumentali, collezioni librarie e una sezione dell’archivio storico della città tra i reperti custoditi insieme ai documenti che raccontano la storia di Agrigento con foto d’epoca.
La biblioteca fu fondata nel 1888.
Sempre ad Agrigento, porte aperte alla officina delle Tradizioni popolari siciliane e al Giardino della Kolymbetra e al parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi.
In provincia: l’ex chiesa di Santa Barbara a Canicattì.
Caltanissetta
Visite a Caposoprano, a Gela, dove nel 2004 sono stati rinvenuti i resti di una villa ellenistica, visibili sotto la dimora privata eccezionalmente aperta dal Fai.
Un sito unico che restituisce le fasi di vita di Gela, antichissima colonia greca, dopo la distruzione cartaginese del 405 avanti Cristo.
Di recente, è stata ritrovata anche una struttura termale con mosaici che raffigurano una Nereide e che si trova in una proprietà privata anch’essa aperta ai volontari Fai.
E ancora, passeggiata tra le mura federiciane di Gela, in pieno centro storico.
Info utili alla visita per le giornate FAI in Sicilia
In ottemperanze alle norme anti contagio le visite sono a prenotazione.
Tutte le visite potranno essere consultate e prenotate online sul portale www.fondoambiente.it alla voce Giornate di Primavera Sicilia.