Lo screening all’aeroporto di Catania come quello di Palermo per le feste natalizie è già pronto, infatti tutti coloro che rientreranno nell’isola dovranno essere tracciati per evitare contagi tra la popolazione.
Cosa fare in Sicilia vi dice come si fa nello scalo di Catania.
Lo scalo di Catania e lo screening all’aeroporto
La Sac, la società che gestisce l’aerostazione, si adegua a quanto disposto dall’ordinanza del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci per contrastare eventuali conseguenze, in termini di contagi da Covid-19, in occasione dei rientri per le festività natalizie.
Ecco come funziona per Catania
Chiunque giunga a Catania, in aereo dovrà prima registrarsi in un’apposita banca dati gestita dalla Regione, che troverà nel sito regionale e nella piattaforma digitale della regione Sicilia.
Il portale è questo per chi non lo trovasse Siciliacoronavirus
Cliccando sul pulsante rosso “Rientri in Sicilia” si accede alla pagina di registrazione.
In seguito alla registrazione verrà inviata una mail e SMS con un codice di sicurezza che dovrà essere inserito nella pagina successiva in modo da avere la certezza dell’identità.
Il piano di intervento messo a punto dal commissario straordinario per l’emergenza, Pino Liberti, prevede che la “Covid area” si trovi all’interno del Terminal C, dove SAC ha allestito circa 20 postazioni per i tamponi che saranno effettuati dall’Asp.
Saranno in tutto 80 i medici dedicati agli screening in aeroporto, suddivisi per turni e distribuiti in base ai voli in arrivo.
(I tamponi saranno eseguiti quindi fino all’arrivo dell’ultimo volo della giornata).
Lo scoglio del tampone
La Regione Siciliana ha introdotto misure anti contagio per chi arriverà in Sicilia durante le festività natalizie.
Le disposizioni saranno in vigore da lunedì 14 dicembre 2020 a giovedì 7 gennaio 2021.
Sarà necessario registrarsi su questa piattaforma ed essere in possesso dell’esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle 48 ore precedenti all’arrivo in Sicilia.
Quanti decideranno di sottoporsi al tampone presso lo scalo, potranno recarsi nel Terminal C, muniti di carta d’imbarco, seguendo la segnaletica o chiedendo informazioni al personale della protezione civile che sarà presente agli arrivi.
Per chi non fosse in possesso del tampone dello screening
Qualora la persona che fa rientro non abbia potuto sottoporsi al tampone molecolare ha diverse opzioni.
Può recarsi presso un drive-in appositamente dedicato per sottoporsi al tampone rapido antigenico.
In caso di esito positivo, si seguono le procedure previste per i soggetti Covid-19 positivi, con ripetizione del tampone molecolare e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale.
Se negativo, potrà recarsi al domicilio, con la raccomandazione di mantenere i dispositivi di protezione individuale, evitare i contatti con soggetti terzi e sottoporsi nuovamente a tampone antigenico dopo cinque giorni.
L’alternativa allo screening in aeroporto
In alternativa, si può andare presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l’obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell’Asp territorialmente competente.
Conseguenze del mancato screening
Chi non segue nessuna delle precedenti procedure, come ultima ipotesi, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza.
Esclusioni
Sono esclusi dalle nuove disposizioni, i pendolari e coloro che si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.
I passeggeri provenienti da voli internazionali rimangono soggetti alle norme stabilite dal DPCM del 3 dicembre 2020.