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Cosa fare in Sicilia

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Scaccia

I piatti delle feste dei siciliani

li conoscete?

Conoscete i piatti delle feste dei siciliani? Non ancora? Cosa fare in Sicilia vi offre in questo articolo una brevissima panoramica della immensa cucina siciliana e in particolar modo di quella legate alle feste dell’ultimo dell’anno e del Natale.

Innazitutto bisogna precisare che la cucina siciliana ha un ampio bagaglio di ingredienti, che spaziano dalle spezie orientali e africane a prodotti locali quali le arance, le regine della tavola dell’isola con cui si realizzano dagli antipasti al dolce, alla ricotta, al pesce, al maialino nero dei Nebrodi e agli impasti di pane di svariata forma e ripieno.

Per le feste di fine anno e per il Natale i siciliani preferiscono optare per la tradizione come LO SFINGIONE diffuso sopratutto nella parte ovest dell’isola, nel palermitano per la precisione, che consiste essenzialmente in una pizza farcita alla maniera siciliana ovvero guarnito da una salsa a base di pomodoro, cipolla, acciughe, origano e pezzetti di caciocavallo ragusano.

La base di questa ricetta è costituita dal pane pizza, morbido e alto e ha origini antiche, arabe per la precisione.

Costituita da uno strato di pasta rettangolare molto sottile cotta nel forno a legna e ripiegata su sé stessa che può essere farcita in modi diversi è invece la SCACCIA, chiamata nei dialetti locali in diversi modi, SCACCIUNI, CUDDURUNI, IMPANATA ecc… Specialità usata dai siciliani sopratutto nelle vigilie di Natale e Capodanno, ma utilizzata spesso anche in altre occasioni.

Non amate gli impasti ripieni? Allora la cucina siciliana che è tra le più varigate dell’intera cucina italiana, vi propone profumo d’Africa, il cous cous preparato in due varianti con le verdure che preferite, ma anche con la carne, soprattutto pollo, o al pesce sia nella versione con i frutti di mare o con i tranci di pesce.

Voglia di dolce? La Sicilia offre qualsiasi tipo di dolcezza

Le crispelle di riso dette “dei Benedettini” sono dei tipici dolci fritti catanesi. Sembra che a realizzare questo dolce siano state per prime le suore benedettine del convento di Catania nel XVI secolo .Le crispelle con ricotta e acciughe e quelle di riso e miele vanno rigorosamente fritte, devono galleggiare nel grande padellone con olio. Non vi piace il fritto dei dolci? Non vi preoccupate in Sicilia c’è l’alternativa con dolci fatti con le mandorle, miele e glassa, fichi, pistacchio, cioccolato di Modica, ricotta dolce di pecora e biscotti dalle svariate forme e impasti.

A chiudere il pranzo di Natale ci sono i vini dolci siciliani come il passito di Pantelleria, il moscato di Siracusa. 

Non ne avete abbastanza? Seguiteci nel nostro blog Cosa fare in Sicilia vi daremo presto altri suggerimenti culinari a cui difficilmente non vorreste assaggiare.