L’Etna in bicicletta, le migliori proposte.
L’Etna in bicicletta perchè no? Ci avete mai pensato? Cosa far in Sicilia vi svela le migliori proposte.
Il fascino dell’Etna in bicicletta
Oggi l’Etna è una grande attrazione per il cicloturismo, oltre naturalmente per il trekking.
In bici da corsa, in mountain bike, “muscolare” o a pedalata assistita, il vulcano esercita il suo fascino sui ciclisti da ogni angolo del mondo.
Infatti gli operatori del settore lo confermano alla stampa
«Il 90% della nostra clientela viene dall’estero, per lo più dagli Stati Uniti», commenta Maurizio Scalia, titolare di Etna Bike Tours, micro-impresa di Milo, specializzata nell’offerta cicloturistica sul vulcano.
Le piste dell’Etna in bicicletta
La pista alto-montana è un itinerario di quelli che non possono mancare nel carnet di un cicloturista.
Paragonabile ai più bei percorsi di montagna sulle Dolomiti, la pista alto montana dell’Etna, fatta con e-bike, è alla portata quasi di tutti.
La pista alto-montana è uno dei gioielli di questo territorio.
È una strada forestale che gira intorno al vulcano, formando in quota un ferro di cavallo tra i 1900 e i 1400 metri sul mare.
La si può prendere dal Rifugio Sapienza del Club Alpino Italiano sul versante Sud sopra Nicolosi.
Foreste rigogliosissime di castagni, faggi e pini si alternano ai campi lavici creati nei secoli dalle eruzioni del vulcano.
Ovunque le macchie gialle e profumatissime della ginestra etnea creano angoli di colore nel nero più nero della lava asciugata dagli anni.
Orizzonti e panorami che cambiano di volta in volta dai Monti Nebrodi alla Valle del Bove.
La strada è molto ben tenuta, i locali infatti conoscono la ricchezza che può offrire al ciclista turista questa pista montana.
Lungo il percorso numerosi i “rifugi”, casette in pietra lavica aperte giorno e notte, che offrono gratis ospitalità ai viandanti, mettendo a disposizione camino e legna da ardere, arricchiscono ancora di più l’offerta turistica degli etnei.
L’alternativa alla pista montana dell’Etna in bicicletta
Un altra alternativa alla pista montana è l’ascesa in mountain bike da Piano Provenzana fino alla base dei crateri sommitali, a circa 3000 metri di altitudine, pedalando attraverso campi lavici.
La maggior parte dei ciclisti la fa con mountain bike a pedalata assistita.
Per i più audaci il giro può trasformarsi in traversata del vulcano. Bisogna, però, mettere in conto di caricarsi in spalla la bici (muscolare, perché la e-bike sarebbe troppo pesante) e di saltellare per un breve tratto su una colata recente non pedalabile. Superato l’ostacolo, si prende la discesa spettacolare fino al Rifugio Sapienza.
Il consiglio dell’esperto per visitare l’Etna in bicicletta
Per entrambi i giri è consigliata una guida locale, infatti le piste possono essere pericolose in tutte le stagioni dell’anno, sopratutto quando ci sono eruzioni in atto o la morfologia del terreno si sia trasformato a causa di colate recenti.
Il parco ciclistico dell’Etna vicino Piano Provenzana aiuta inoltre chi vorrebbe cimentarsi in questi percorsi proposti, e invita i ciclisti a fare attenzione ai motociclisti numerosi sopratutto la domenica mattina vicino ai due rifugi Brunek e Ragabo.