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Cosa fare in Sicilia

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Palermo, oltre Santa Rosalia quello che c’è vedere.

Palermo, oltre Santa Rosalia quello che c’è da vedere è un mondo magico, ricco di storia, arte e bellezza, Cosa fare in Sicilia vi svela qualche idea per conoscere meglio questa città in questi giorni di festa.

Il festino di Santa Rosalia a Palermo.

Nel 2019 il festino di Santa Rosalia sarà la 395 esima edizione.

Il programma fitto di manifestazioni religiose legate alla Santa Padrona e protettrice di Palermo è molto variegato e corposo.

Negli anni il “festino” si è andato arricchendo di significati, anche profani, di coreografie e scenografie che mantengono comunque sempre una simbologia legata alla tradizione ed al culto religioso.

Le date sono state scelte non a caso ma in ricordo di evento tragico e miracoloso legato al capoluogo siciliano.


La notte tra il 14 e il 15 luglio ogni anno infatti a Palermo viene celebrato il culto di Santa Rosalia, in ricordo del miracolo che salvò la città di Palermo dalla terribile epidemia di peste del 1624.

Quest’anno il tradizionale carro celebrativo che andrà in processione lungo il “Cassaro” (Corso Vittorio Emanuele) sarà realizzato pezzo per pezzo dai detenuti del carcere dell’Ucciardone. 

Il tema scelto per la 395° edizione è l’inquietudine. Il direttore artistico sarà anche quest’anno Lollo Franco.


Accanto al programma ufficiale, che culmina nei giorni del festino vero e proprio (13, 14 e 15 Luglio), c’è un susseguirsi di eventi e laboratori artistici di ogni tipo.

Il programma della festa in breve

Sabato 13 Luglio ore 19:00: Svelamento della Statua della Santuzza nel piano della Cattedrale;

Domenica 14 Luglio ore 21:30: Corteo Trionfale dal Piano della Cattedrale lungo il Cassaro fino al Foro Italico;

Domenica 14 Luglio ore 22:30: Spettacoli pirotecnici nel Prato del Foro Italico;

Lunedì 15 Luglio ore 19:00: Solenne processione dell’Urna Argentea da Corso Vittorio Emanuele a Piazza Marina.

La cattedrale e le altre bellezze da vedere a Palermo in questi giorni.

La Cattedrale, maestoso edificio iniziato nel XII sec. e più volte rimaneggiato, arricchito da una cupola settecentesca e un campanile medievale e una meta imperdibile.

Nata su una basilica preesistente, trasformata in moschea dagli arabi e poi riconsegnata dai normanni alla religione cristiana, la cattedrale è abbellita con decorazioni gotiche e custodisce le reliquie di Santa Rosalia, patrona della città.

Vi si trovano anche le tombe degli imperatori, tra cui Ruggero II e Federico II. 

Nelle vicinanze sorge il Palazzo dei Normanni, in origine edificio arabo, da sempre sede del potere.

Il Palazzo contiene la cappella Palatina, ricca di mosaici di influenza bizantina che, insieme a quelli della chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (o Martorana), rappresentano dei veri e propri capolavori d’arte.

La strada che va dalla cattedrale alla Martorana passa attraverso piazza Vigliena, detta i “Quattro canti”, un incrocio decorato da statue e fontane del Seicento .

La parte più moderna di Palermo è dall’altro lato della città, ma è facilmente raggiungibile.


Superando il neoclassico Teatro Massimo, tempio della lirica, in piazza Politeama si scorge l’altro teatro cittadino, Teatro Politeama Garibaldi eretto a metà Ottocento in stile pompeiano.


Attrattiva cittadina è il caratteristico Teatro dei Pupi patrimonio immateriale UNESCO.

Tappa davvero da non perdere per gli amanti del verde anche l’Orto botanico, fondato nel 1789, è famoso per gli esemplari provenienti da tutto il mondo. 

Uscendo da Palermo e per rinfrescarvi un pò immancabile la tappa balneare di Mondello, la spiaggia più amata dai palermitani.

Palermo dopo essere stata la capitale della cultura 2018 ha tanto ancora altro da offrire ai suoi visitatori che oltre alla fede per la Santuzza hanno bisogno anche di folclore e svago.

Le mostre estive a Palermo

In questi roventi giorni di luglio Cosa fare in Sicilia vi ricorda le mostre d’arte e di fotografia.

Le mostre sono visitabili per tutta l’estate per gli amanti del bello, fra tutte quella di Frida la pittrice ribelle.