La Sicilia è uno scrigno di borghi meravigliosi, che si trovano sparsi in ogni angolo del territorio.
Ecco alcuni borghi in Sicilia da vedere assolutamente e da gustare tra una granita e un calice di vino.
La provincia di Messina da sola ne conta parecchi. Poco importa se siano centri di nuova fondazione o di impronta medievale. Meritano tutti di essere visitati per i beni architettonici che conservano, il paesaggio e la cucina locale.
Tra i borghi messinesi più belli sicuramente quello di Montalbano Elicona con il suo magnifico Castello svevo aragonese. Il castello era la residenza reale da Federico II d’Aragona, circondato da un tessuto viario fatto di vicoli, strade strette ed acciottolate e piccole case in pietra.
Il paese sorge a 920 metri s.l.m. ed è molto apprezzato anche dal punto di vista naturalistico. Nel suo territorio infatti si trova quella che è stata definita la Stonehenge siciliana. Nei pressi del borgo si possono visitare i complessi megalitici dell’Argimusco che assumono le sembianze di figure mitologiche, unico esempio del genere in Sicilia.
Abbarbicato su un cocuzzolo a strapiombo sul mare, il borgo di Castelmola è una suggestiva terrazza con vista sulla vicina Taormina e sulla costa calabra. Del castello, di epoca incerta, restano le vestigia delle mura normanne, mentre la Chiesa Madre è un crogiolo di stili architettonici, dal romanico al gotico, all’architettura araba. Esplorate il paesino dopo aver gustato il tipico vino alla mandorla che il suo inventore, fondatore dell’Antico Caffé San Giorgio, era solito offrire in segno di benvenuto agli ospiti.
In provincia di Palermo sulle Madonie sorge Gang, dove in estate si svolge la Sagra della spiga che intreccia storia, mito e tradizione. Il paese è ricco di palazzi storici, luoghi d’arte e chiese custodi di pregevoli opere d’arte e ha dato i natali ad illustri artisti. Nel piccolo borgo hanno lavorato il Gagini e il Fumagalli che resero questa città “una gemma del firmamento”, come documentano le numerose opere monumentali ed artistiche che si trovano in paese.
Leonforte è un piccolo borgo dell’ennese incastonato tra i Monti Erei, con splendide fontane monumentali dalle fattezze imponenti. La più bella è senza dubbio la Granfonte, un enorme abbeveratoio in pietra dorata, che si ispira ad una fontana di Amsterdam e presenta una serie di arcatelle a tutto sesto. Il monumento è noto come vintiquattru cannola per via delle 24 cannelle bronzee che riversavano la loro acqua nella vasca sottostante.
In provincia di Ragusa troviamo il Borgo di Ibla. Con Ibla, la parte vecchia, costruita dopo il terremoto del 1693 che distrusse questa parte della regione e che si presenta come un insieme di stretti vicoli e ripide scalinate, palazzi barocchi e rococò. E poi la città nuova, costruita sulla piana.
Le due città sono collegate da una scalinata di 242 gradini. Arrivati a Ibla si nota il cupolone del Duomo di San Giorgio, capolavoro settecentesco sulla piazza principale circondato da palazzi dalle pareti decorate e balconi lavorati. Da non perdere poi il Giardino Ibleo a strapiombo sulla vallata sottostante con la villa ottocentesca e la chiesa dei Cappuccini.
Marzameni è un borgo marinaro in provincia di Siracusa, tra Pachino e Noto, il tempo sembra essersi fermato. La sua costruzione risale al Mille, anno in cui gli Arabi realizzarono una tonnara che per secoli sarebbe stata la più importante della Sicilia orientale. Marzamemi riflette oggi l’impronta settecentesca conferitale dalla famiglia Villadorata, che allargò gli spazi della tonnara e realizzò la chiesa e le case dei pescatori. Questo borgo è perfetto come punto di partenza per gli itinerari alla scoperta della vicina Riserva di Vendicari.