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La cattedrale di Noto

La cattedrale di Noto

La più maestosa e movimentata piazza di Noto è senza dubbio Piazza del Municipio delimitata da un lato da Palazzo Ducezio e dall’altra dalla Cattedrale preceduta da una sinuosa scalinata a tre rampe fiancheggiata da due esedre al centro delle quali si trovano il Monumento dei Caduti e il Palchetto della Musica.

La costruzione della maestosa Cattedrale Barocca iniziata nei primi del settecento è stata terminata nel 1776 e rimaneggiata nei secoli successivi.

Nel marzo del 1996 purtroppo il crollo di uno dei pilastri ha causato il crollo della navata centrale, della navata destra, del transetto destro, dell’arco trionfale e, per ultima, della splendida cupola. Non ci sono state vittime ma uno dei monumenti religiosi più belli di Noto è rimasto completamente deturpato fino al giugno 2007 quando hanno avuto termine i lavori di restauro e la chiesa è stata riaperta al pubblico.

Per la ricostruzione della cattedrale sono stati utilizzati gli stessi materiali usati nel settecento. Le pietre locali (calcarenite bianca e arenaria) sono state però assemblate usando tecniche antisismiche per rendere la costruzione più sicura.

Sono cosi tornate all’originale splendore la navata centrale, sostenuta da nuovi pilastri, la navata destra, i contrafforti, gli archi e, per ultima, la cupola che differisce dall’originale solo per piccolissimi dettagli.

Dopo il restauro l’interno trivanato, ampio e luminoso, si presenta in tutta la sua semplicità, quasi completamente bianco come si presentava prima degli anni cinquanta quando venne affrescato.

San Corrado, patrono della città

La cappella in fondo alla navata destra conserva l’urna di San Corrado Confalonieri da Piacenza realizzata in argento e cesellata da Claudio Poggio che raffigurò i dodici apostoli, scene di vita della Madonna e pose sul coperchio una splendida statua di Gesù Risorto.

All’esterno la cattedrale si presenta con la sua imponente facciata tardo barocca ai lati della quale si elevano due simmetrici campanili. La facciata realizzata in pietra arenaria è impreziosita da statue risalenti al tardo settecento. Al centro della facciata si apre un portone bronzeo, opra di Giuseppe Pirrone (1982) dove sono raffigurati momenti di vita di San Corrado, patrono della città.

Ai lati della cattedrale si trova il palazzo Vescovile e Palazzo Landolina di Sant’Alfano dall’aspetto molto sobrio quasi a contrapporsi alla ricchezza estetica degli altri edifici affacciati sulla piazza.