Cave di pomice di Porticello e di Acquacalda
Cave di pomice di Porticello e di Acquacalda diverranno presto zone di interesse da tutelare, è stato deciso oggi dalla Regione Siciliana.
Ponticello e Acquacalda e le loro cave di pomice
La Soprintendenza di Messina ha decretato “l’interesse culturale per le cave di pomice di Porticello e di Acquacalda”.
Il provvedimento è stato firmato dalla Soprintendente Mirella Vinci e dai dirigenti Antonino Spanò Greco e Salvatore Stopo.
Il provvedimento adottato dal il governo Musumeci, allo scopo di preservare e valorizzare l’antico patrimonio economico-culturale presente nella più grande delle Eolie, darà slancio di tutela anche ad altre zone dell’isola.
Il progetto potrà infatti anche riguardare attività e azioni nelle ex aree della cava, sia per salvaguardare lo stato di sicurezza, sia per riqualificare e restituire questi luoghi alla comunità isolana e ai visitatori.
Il governo regionale lavorerà affinché tale patrimonio non si disperda, ma anzi venga adeguatamente tutelato e valorizzato,
avviando tutte le attività necessarie alla realizzazione del progetto di istituzione del Museo della pomice e del Parco geominerario ha affermato nella conferenza stampa Musumeci.
Il progetto di tutela e di salvaguardia delle cave
Il progetto è stato portato avanti dal governo Musumeci dopo che a livello nazionale e regionale alcune associazioni hanno lamentato il degrado che dalla chiusura della società Pumex e Italpomice.
Entrambe fallite da oltre 15 anni, interessa tutta l’area pomifera di Lipari che è a rischio crollo, strada provinciale compresa.
Un primo passo questo verso la realizzazione del museo della pomice che dovrebbe sorgere ad Acquacalda in un ex fabbricato di proprietà privata e già utilizzato dalla Italpomice spa e a Porticello dove dovrebbe nascere il parco geominerario.
«L’obiettivo – evidenzia l’assessore Alberto Samonà – è quello di realizzare un Museo e anche un Parco geominerario con funzione didattica,
per conservare la memoria e la storia dei luoghi e testimoniare il processo estrattivo e la storia della pomice attraverso foto, documentazioni, testimonianze, oggetti e ricostruzioni del ciclo di lavorazione.
Un obiettivo che il nostro governo intende perseguire in collaborazione con l’associazionismo locale e con l’università messinese»