La mostarda di fichi d’india siciliana, Cosa fare in Sicilia vi illustra finalmente la vera ricetta.
I fichi d’india siciliani.
La Sicilia è una vera miniera per quanto riguarda il settore dell’orto – frutta, infatti grazie al suo mite diverso e mite tutto l’anno esistono diversi ortaggi e frutti che grazie alla loro dolcezza e squisitezza non hanno pari con nessun altro prodotto tropicale o estero.
Tra i frutti ci sono innanzitutto gli agrumi, arance, limoni, mandarini, pompelmi, ma anche i fichi d’india.
I fichi d’india frutto spinoso, difficile, scorbutico.
Cresce in tutta l’isola essenzialmente in tre diverse qualità: bianca, rossa e gialla.
Il frutto viene raccolto tagliando uno strato di cladodo, che i siciliani hanno sempre chiamato ‘pala’, e si posa nelle cassette.
Si evita così di privare la polpa dalla sua protezione, la buccia, così come succedeva quando ancora era in voga il vecchio metodo: quello del coppo.
La mostarda di fichi d’india siciliana
Il frutto fresco è il top per il consumo dei fichi d’india, ma anche la sua trasformazione vale un assaggio vigoroso, tra tutte le ricette spicca la mostarda di fichi d’india siciliana.
Cosa fare in Sicilia vi illustra la vera ricetta originale, che naturalmente è solo la base, infatti la ricetta è personalizzata da paese a paese.
Preparazione della mostarda di fichi d’india siciliana
Sbucciate i frutti, sopratutto usate quelli piccoli o non belli, spappolateli dentro un pentolone grande, e unite aromi a piacere, chiodi di garofano, carrube, cannella a stecche.
Fate bollire non troppo, fino a quando vedrete che il frutto non è più intero.
Con un passaverdura o un colapasta a maglie fitte, scolate e trattenete il succo in un contenitore tarato.
Rimettete nella pentola il succo di fichi d’india già filtrato e continuate la cottura a fiamma bassa finchè si sarà ridotto a circa la metà.
Aggiungete farina a pioggia, con le dosi di 100 grammi per ogni litro di succo, fate attenzione ai grumi rovinerebbero il risultato finale.
Fate andare avanti a fiamma moderata finchè la mostarda di fichi d’india avrà la consistenza di crema pasticciera.
Consumate calda o eventualmente se aggiungete più farina in formine quindi “dura” .
Non appena la mostarda si sarà un po’ solidificata, sformatela e fatela asciugare bene al sole per qualche giorno.
(Evitate l’umidità poichè la farebbe ammuffire).
Per ovviare a cio’ potreste farla asciugare nel forno a circa 120° – o se lo avete – in un essiccatore. Una volta asciutta, si potrà conservare in un contenitore ermetico per diversi mesi.
Eventi in evidenza
Nei giorni di metà ottobre si tiene a Pedagaggi, porta degli Iblei, l’edizione della rassegna agro alimentare e sagra della mostarda di fichi d’india
Sempre a ottobre a Santa Margherita del Belice, la città del Gattopardo, il ficodindia fest.