Il viaggio lento, a piedi attraverso i Peloritani
Il viaggio lento, ovvero il trekking più faticoso certo, ma anche quello che garantisce la pienezza del viaggio. quel fascino che solo chi cammina attraverso la natura “a passo” conosce, quel viaggio in cui il ritmo è scandito non dall’orologio ma dal battito del cuore.
A piedi attraverso i Peloritani
I monti Peloritani
I monti Peloritani (in dialetto”a coddha”, ovvero “il colle”) sono una catena montuosa della Sicilia nordorientale.
La catena si estende per circa 65 km e per la maggior parte attraversa il territorio messinese.
Caratterizzata da una lunga serie di picchi, crinali e burroni, dalla linea stretta di cresta, con altitudine media di 800–1000 m.
I monti scendono a valle con diversi corsi d’acqua in gole profonde, che nel tratto medio-inferiore si aprono in ampie fiumare piene di detriti.
Esempio per tutti le famose Gole dell’Alcantara, incantevole canyon scavato dal fiume omonimo.
Viaggiare camminando
Per vivere nella natura, per sport, per mettere alla prova i propri limiti, per riscoprire la lentezza, per ritrovare se stessi, per risparmiare.
In montagna, al mare, con ogni tipo di clima, da soli o in compagnia. Sono sempre di più, anche in Sicilia, gli appassionati del viaggiare a piedi.
Cosa fare in Sicilia vi propone un itinerario davvero fantastico, certo forse non adatto a tutti, perchè lungo, ma con un buon zaino in spalla, bastoni e scarpe buone e tanto tempo a disposizione, questo viaggio sarà indimenticabile.
Da Sant’Alfio (Catania) a Monforte San Giorgio (Messina)
La Sicilia regione di grandi camminatori, ce lo confermano i dati delle guide naturalistiche, che confermano anche nel 2019, uno zoccolo duro di appassionati.
Un itinerario questo da Sant’Alfio a Monforte di ben 121 km da svolgere in una settimana.
Una settimana di cammino scandita in diverse tappe tra la montagna e il mare a Fiumefreddo, Giardini Naxos, Savoca, S. Teresa di Riva, Fiumedinisi, Itala, Pezzolo.
Il viaggio lento come terapia
Una settimana questa da dedicare esclusivamente al viaggio lento, una terapia molto utile per chi è alla ricerca di se stessi e per chi vuole “staccare” la testa da mondo moderno sempre più caotico.
“Il camminare per più giorni è potentissimo. Solo chi lo ha provato su di sè se ne rende conto.
Camminare per una settimana è un evento veramente terapeutico: c’è bisogno prima di un periodo di disintossicazione che dura tre giorni, poi si cominciano a sentire i primi benefici psicofisici. Camminare riequilibra tutto.”
Queste le parole di una guida naturalistica con esperienza ventennale che ha provato questo viaggio lento tra i Monti Peloritani, Luca Gianotti. che continua:
I latini, non per niente dicevano “solvitur ambulando” (camminando si risolve ndr), è un processo di lavoro a tutti i livelli che porta ad un’armonizzazione, un riequilibrio psicofisico molto, molto, potente che può costituire anche una forma di cura”
Chi è il camminatore tipo del viaggio lento?
Il camminatore lento ci riportano le statistiche è uomo o donna indifferente, di cultura medio alta, è abituato agli sforzi e di norma è ben allenato, ma non mancano i neofiti.
Tutti vanno alla ricerca del contatto con la natura, si guardano dentro e vogliono conoscere il mondo in un modo diverso.
Quando si cammina, ci si incontra, ci si ferma, si può parlare, c’è un ritmo ideale per viaggiare, il passo dell’asino, niente fretta e niente parole inutili.
Altri itinerari di viaggio lento sui Peloritani
L’itinerario sui Monti Peloritani proposto di 121 km ricordiamo essere piuttosto impegnativo, ma se volete esistono altri itinerari ugualmente belli.
Come quello del SENTIERO NATURA ZIRIÒ attraverso i sentieri e i boschi del messinese, che termina presso il Vivaio Forestale, provvisto di aree attrezzate con servizi, dove è possibile consumare il pranzo a sacco.
Quello di DINNAMMARE che prevede un percorso ad anello, che inizia alle pendici settentrionali della vetta di Dinnammare, segue la strada militare del 1901,con una deviazione su terreno libero e su tracce di sentiero, ci porta in vetta a quota 1127 m s.l.m. dove sorge il Santuario di Maria Santissima a Dinnammare.
Altro itinerario interessane quello di FIUMEDINISI E IL CASTELLO BELVEDERE Fiumedinisi, un centro abitato di antiche origini minerarie, si lasciano le auto e si segue una pista agricola che si inerpica su un costone roccioso tra boschetti di querce, con arrivo al castello.
Avvertenze
Tutti gli itinerari proposti non devono essere effettuati da soli senza guida naturalistica, sono sentieri boschivi o di montagna nella maggior parte dei cammini, che per chi non è esperto possono rappresentare un serio pericolo.